Recensione: Questo libro
l’ho divorato! Ma partiamo dall’inizio… ci troviamo a Mestre e un giorno
Luigino, un uomo di novanta anni scompare. Naturalmente tra le vicine di casa
c’è del fermento. Dov’è finito Luigino e soprattutto, chi darà da mangiare alle
sue galline?
Qui entra in gioco
proprio Alice, una donna sopra le righe che andrà in cerca dalla verità guidata
dalla fantastica zia Rosetta e dalle regole di Jessica Fletcher, sì perché per
scoprire la verità lei si affida soprattutto a quello che ha imparato in anni e
anni di repliche della signora in giallo. Naturalmente la nostra protagonista
la prima cosa che decide di fare è parlare con il commissario Salvatore Lo
Casso (per la zia) ma Lo Cascio (per il resto del mondo) ma l’incontro non è
dei migliore. Il commissario vuole solo andarsene da questa regione fatta di
persone antipatiche, poi c’è la nebbia, e il mare di Jesolo è sporco, c’è
umidità la sera e poi le ragazze venete sono fredde… lui vuole ritornare al
paese ma per ora può solo attendere il famoso “pacco da giù”.
Però alla fine Il
commissario si convince e anche lui inizia a fare qualche domanda in giro su
Luigino.
Questo libro è
divertente, ironico e che strizza l’occhio ai gialli moderni e riesce ad
uscire dagli schemi del genere.
Io mi sono sentita subito
a casa leggendo delle parole in veneto, sono quelle che usa mia nonna in casa,
che fanno parte della mia infanzia e che tengo strette nel cuore. Ma
naturalmente non preoccupatevi, anche se non conoscete il dialetto alla fine
del capitolo potrete trovare la traduzione in italiano. Comunque parliamo di
una manciata di parole, niente di difficile da gestire.
Quello che ho amato è la
protagonista, è riuscita subito ad entrare nel mio cuore da lettrice e bastano
davvero poche battute per farmi sorridere. La zia Rosetta, anche lei è
fantastica e sono convinta che tutte noi abbiamo una zia così, quella che
durante le riunioni di famiglia riesce a metterti a disagio e che puntualmente
storpia le parole in inglese.
In contrapposizione a
loro due c’è il commissario che anche se sembra una di quelle persone dure e
difficili da capire, pian piano scopri un lato diverso da quello che vuole
dimostrare.
Mio caro Salvatore Lo
Cascio, ti capisco benissimo, anche io amo il cibo della Sicilia (anche perché
io ho origini siciliane oltre che venete) però mi piace che gran parte dei
luoghi comuni sul veneto vengono annientati… ammettiamolo, quale regione di
Italia è brutta? Ma nessuna! Poi si mangia bene dappertutto, è solo questione
di abitudine.
Un libro che consiglio se
si vuole sorridere, passare qualche ora a rilassarsi e perché no, da portarsi
in vacanza!